La domanda più gettonata del momento è “secondo te quanto dovrei farmi pagare per questo lavoro?”.
Ora, io lo so, vi siete messi d’accordo vero? 😀
Mi saranno arrivate venti mail con lo stesso oggetto nell’ultima settimana. Mi fa un sacco piacere però mi ha fatto sorridere questa coincidenza e così, come ogni volta che mi chiedete cose belle che possono interessare anche a una fetta più ampia di persone, ho deciso di scriverci un post.
Freelance pricing: stabilire la tariffa oraria
Ultimamente il pricing è un argomento che va un sacco di moda (no a parte le vostre domande dico). Ho letto diversi libri in merito perché quando si parla di un argomento, mi piace capire che peso ha quel tema anche in altri ambiti. In questo caso quelli aziendali per esempio.
Ma questo ora non centra. Noi parliamo di pricing e di lavoro freelance. Il lavoro del blogger.
Quando si ha a che fare con le prime collaborazioni retribuite o con una tipologia nuova di progetto, la domanda “che cifra metto nel preventivo” è normale e legittima.
Da dove partire quindi?
Da un’altra domanda: quanto vale il mio tempo?
Questa è la domanda che mi sono fata per stabilire qual è la mia tariffa oraria a seconda della mansione che dovrò svolgere (blogging/copywriting, social media management o training).
È abbastanza ovvio che prima dovete fare delle ricerche e conoscere quanto meno i prezzi di mercato per capire come e dove posizionarvi.
Non svendetevi ma non ponetevi agli stessi livelli di professionisti affermati. Be humble but not stupid.
Valorizzare ciò che si fa è il primo passo per aiutare i clienti a dare a loro volta valore a quello che fate!
Freelance pricing: il preventivo
Dopo aver stabilito la vostra tariffa oraria per ogni tipologia di compito che potreste assolvere con le vostre competenze, si passa allo step successivo: il preventivo.
Quante ore dedicherete a quel progetto? Quanto tempo ci vorrà per scrivere quel post? Quanto tempo dovrete dedicare alla ricerca e agli approfondimenti? Dovrete fare foto, acquistare immagini, realizzare collage o usare programmi di grafica per creare contenuti personalizzati per il cliente?
Dovrete tenere conto di tutto ciò che vi porterà via tempo. E anche degli imprevisti, sì.
Sarà tempo che non potrete recuperare se non lo includete nel preventivo.
Quantificate le ore al giorno che verranno dedicate a questo progetto, moltiplicatele per i giorni lavorativi di un mese. Attenzione al conto dei giorni: se per esempio siete dei social media manager dovrete contare anche il week end; eh già, pagine e account social dei brand non vanno in vacanza nei week end. Anche se potete usare dei tools per la programmazione dei post, dovrete comunque monitorare le conversazioni e controllare che non scoppino flame o roba simile insomma.
Avete ora l’importo mensile da comunicare al cliente.
A voi scegliere se, in base alla durata del progetto, fare sconti o meno.
In ultimo, per mantenere le tariffe sempre aggiornate, imparate a tenere una scheda attività giornaliera dove inserire (grosso modo) quanto tempo dedicate a cosa. Potete sbagliare la valutazione del primo preventivo ma avendo una scheda simile potete capire se le vostre tariffe debbano essere riviste o meno.
Ricordate che esisteranno sempre i cugini o amici che faranno quello che fate voi peggio ma con meno soldi. Se i clienti non sono disposti a pagare quello che voi valete, semplicemente non sono clienti in cerca di quella qualità che voi potete garantire.
Non vi curate di loro ma guardate e passate al prossimo (semi cit.).
Buon lavoro.
P.s. in uno dei prossimi post vi farò vedere come creare un preventivo creativo e accattivante
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