Serena Sabella

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Febbraio 28, 2014 by Serena

Blogging: le 8 cose che avrei voluto sapere quando ho aperto il blog

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Quando ho aperto il blog, nel dicembre 2009 (quattro anni fa! santo cielo!) non conoscevo tantissime cose. Conoscevo i blog, ma venivo dai forum (ed ero amministratrice di un forum molto frequentato) dove le regole sono completamente diverse. All’inizio pensavo che mi avrebbero seguito solo persone che conoscevo, quelle che erano nel mio network. Quando poi tra i lettori e i commenti la maggior parte delle persone erano sconosciute sono rimasta (piacevolmente) sorpresa.

Dopo qualche mese ho capito molte più cose sul blogging, ho imparato, fatto degli errori  e sono cresciuta come persona: l’evoluzione del blog mi è testimone. [giurididirelaveritàtuttalaveritàdicalogiuro]
Nonostante sia passato molto tempo, milioni di righe lette, persone che mi hanno insegnato molto, continuo a imparare giorno per giorno. Questo è forse l’aspetto che amo di più di quello che faccio.

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Ora, ogni tanto, mi ritrovo a pensare ai primi mesi in cui scrivevo qui e questa è la lista delle cose che avrei voluto che qualcuno mi avesse insegnato quando ho iniziato questa avventura.

1. WordPress e non blogger
Se pensate di aprire un blog, credete in voi stessi e pensate che il blogging potrebbe un giorno far parte della vostra vita professionale usate una piattaforma professionale come WordPress e non affidatevi alla filosofia del veloce e semplice professata da Blogger. Non paga.

2. Un dominio è per sempre
Scegliete un nome facile da ricordare, da scrivere, senza trattini né caratteri speciali. Inoltre pensate a lungo termine: dopo qualche anno quel nome potrebbe ancora rappresentarvi?

3. Leggete e guardatevi intorno
Quando non leggo, non navigo selvaggiamente, la mia ispirazione si esaurisce piuttosto rapidamente. Per mantenere le idee attive occorre leggere blog, articoli, magazine, i social network (Pinterest ne è un esempio) e libri. E se utilizzate il post di un altro blogger come fonte di ispirazione citatelo con un link: starete facendo networking.

4. Tenete traccia delle vostre idee
Io uso Evernote e l’agenda. A volte capita che io sia al supermercato o in auto o in attesa dal dentista. Spesso sulla app o sull’agenda, per ogni idea di post, scrivo un elenco di come dovrebbe svilupparsi (questo è nato così) e quando comincio a scrivere metà del lavoro è già fatto .

5. Investite in un buon design
Levate i glitter, i puntatori animati, la musica e tutto quello che distoglie l’attenzione dai contenuti e che potrebbe infastidire il lettore. Un sito web pulito e organizzato trasmette un livello di professionalità e credibilità che è essenziale per chi vi legge.
WordPress vi permette di acquistare o scaricare gratuitamente dei temi perfetti. Se non ne trovate nessuno che vi piace ci sono tantissimi web designer con diverse fasce di prezzo.
Ho ancora tanto da imparare ma guardandomi indietro ai vecchi design e alle foto il pensiero è uno solo: rabbrividiamo.

6. Twitter è il vostro migliore amico
Twitter è importantissimo per la costruzione di un network intorno al vostro blog. Soprattutto rafforza il legame tra il blogger e i follower ma anche tra blogger.

7. Vostra mamma non capirà
Ne ho già parlato. Presentatevi come scrittore, se dite che siete dei blogger nessuno capirà.
Avrei voluto saperlo invece che sprecare ore e ore di tempo a cercare di far capire agli altri quello che faccio in rete. Soprattutto chi non lavora in rete, non capisce la quantità di lavoro. Quindi costruitevi una corazza in cartapesta per difendervi da sguardi scettici e un sacco di malintesi.

8. Siate voi stessi. Sempre.
Quando ho iniziato a scrivere, l’ho fatto un po’ per disperazione: conciliare il lavoro, con due figli e il resto è particolarmente difficile. Scrivevo di me, dei miei pensieri ma leggendo qua e là era facile che quello che viene letto non solo ispiri ma finisca per  influenzare il vostro modo di essere.
Chi vi legge vuole leggere di voi e di quello che siete.

Io ho fatto outing, ora tocca a voi.

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Commenti

  1. Mammaalcubo dice

    Febbraio 28, 2014 alle 09:48

    Grazie dei consigli: queste dritte sono utilissime a chi è giovane sul web, come la sottoscritta 🙂

    Rispondi
  2. Moky Sempre Mamma dice

    Febbraio 28, 2014 alle 17:02

    Sarebbe stato utile leggerlo anni fa, ma è un buon post che servirà alle nuove blogger

    Rispondi
  3. Fede Vdp dice

    Febbraio 28, 2014 alle 23:06

    Grazie per il vademecum. E’ molto utile oltre che vero.

    Rispondi
  4. Anonimo dice

    Marzo 1, 2014 alle 08:13

    Grazie per l’articolo….io ho già fatto tutti gli 8 errori!

    Rispondi
  5. 5vm(Art) (@5voltemamma) dice

    Marzo 1, 2014 alle 12:55

    Più o meno i miei stessi pensieri ed anche gli inizi coincidono, forum ad esempio. Aiuta molto anche relazionarsi in rete non solo attraverso i social, cosa che io invece faccio raramente.
    5vm

    Rispondi
  6. Mimma Zizzo dice

    Marzo 2, 2014 alle 08:57

    grazie serena. sei sempre bravissima e utile. La piattaforma di wordpress mi impensierisce ma credo che sarà un passaggio da fare, anche se talvolta penso a un dominio. twitter non lo capisco, me lo dicono tutti. E un corso ? ne vale la pena? comunque grazie

    Rispondi
  7. una mamma come copy dice

    Marzo 5, 2014 alle 14:57

    che dire? mi calza a pennello! mamma blogger da poco, e sempre alla ricerca di qualche consiglio for dummies. il mio punto dolente è proprio il numero 1… ho iniziato con blogger ed effettivamente era molto meglio wordpress!

    Rispondi
  8. Hebergeur dice

    Maggio 24, 2016 alle 03:57

    In quelle prime fasi per me scrivere era scrivere e basta . Non mi preoccupavo di tutto cio che la scrittura comportava. Ecco l?idea su cio che avrei voluto sapere prima di iniziare a scrivere storie .

    Rispondi

Trackback

  1. Come rispondere ai comunicati stampa e alle email alle quali non siete interessati | Bismama ha detto:
    Maggio 14, 2014 alle 07:31

    […] Quando si inizia a bloggare ricevere email da marchi e uffici stampa è entusiasmante. Avete pubblicato appena dieci post e qualcuno vi scrive. Vi fa sentire come «Wow questo marchio vuole lavorare con me!» o «Wow sanno chi sono e gli piace il mio blog?!?». Poi dopo imparerete che nella maggior parte dei casi sparano a zero nella mischia, non hanno letto il vostro blog e vi chiamano con un nome che non è il vostro ma quello della destinataria mail copincollata prima. Nei primi mesi è lusinghiero ma ben presto vi verrà voglia di strapparvi i capelli perché quelle mail si moltiplicano come piccoli Gremlins e si concludono tutte con una preghiera di pubblicazione. […]

    Rispondi

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