Serena Sabella

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Maggio 21, 2014 by Serena

Quag: the interest network

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Ci sono i social network, i business social network e poi ci sono gli interest network.
Anzi c’è L’interest network, e si chiama Quag.
È scritto su tutte le mie bio: sono una social media lover, quindi appena Quag è stato rilasciato in versione beta mi sono iscritta. Poi, complice la mancanza di tempo, è finito nel dimenticatoio.
Un paio di settimane fa sono stata contattata dal team di Quag che mi ha proposto di testare a fondo la loro piattaforma, partecipare alla vita dell’interest network per valutarne pregi e difetti. E no, se ve lo state domandando, non mi è stato chiesto di scrivere questo post ma è una mia iniziativa.
Mi è piaciuto così tanto che ho deciso di parlarvene. Perché? Perché è un nuovo modo di aggregare le persone, perché dà la possibilità di fare ricerche social usando Google, perché permette di fare shopping condiviso. E se non vi basta, perché permette di risolvere un sacco di quesiti che, alcune volte, Google non può risolvere.

Cos’è Quag?

Il nome Quag nasce dall’unione delle parole Query (ricerca) e Tag (punto di incontro).

Quag-the-interest-network

È l’interest network italiano che permette agli utenti di interagire in base alla similarità dei loro interessi e di trovare o dare la risposta più adatta e completa a quesiti in vari ambiti d’interesse, dalla tecnologia al giardinaggio, dalla cucina ai motori, dalla letteratura alla salute. No, non è come Yahoo answers. L’ho pensato appena sono entrata ma quando ho cominciato a usare Quag con costanza ho visto l’abisso di differenza. Yahoo answers non è moderato per niente, mentre su Quag esiste un team che vigila costantemente sulla qualità delle risposte date. Inoltre, quando vi iscrivete, vi viene chiesto di esprimere i vostri interessi principali; in base a cosa sceglierete, vi verranno notificate le discussioni pertinenti. Potrete vedere anche il resto, ma quelle per voi interessanti saranno quelle indicate. Su Quag ogni domanda trova una risposta. Sempre.
Su Yahoo answers le domande sono organizzate per categorie ed è l’utente che deve cercare tra le categorie perché Yahoo non lega categorie e interessi degli utenti.

come funziona Quag

Cosa mi piace di Quag

Mi piace il fatto che Quag avvicini persone con le stesse passioni, e ciò consente che nessuna domanda rimanga senza risposta. Tra i vostri amici di Facebook, o tra i vostri follower di Twitter ci sono persone appassionate di astrofisica? Potete leggere la bio (su Twitter), spulciare la timeline (su Facebook) ma non sempre riuscirete a capire quali sono gli interessi di una persona. Su Quag gli utenti vengono aggregati per interessi. Perciò quando fate una domanda, potete indirizzarla solo a quelle persone che hanno quell’interesse specifico e, per questo, ottenere una risposta.
Ogni discussione ha una finalità costruttiva: le domande vengono votate da ogni utente e i voti consentono all’utente di essere classificato come esperto in base a quanto dettagliate saranno le risposte fornite.
Quello che però mi piace di più è l’estensione per Google Chrome e Firefox: Quag in.
Quag in è un’estensione che oltre a permettervi di ricevere le notifiche sulla barra del browser, permette di condividere velocemente le ricerche effettuate su Google (compare una finestra sulla destra dello schermo durante ogni ricerca) e idem per lo shopping su Ebay e Amazon: state per acquistare una cosa che non è recensita e non sapete se vale veramente? Quag in vi consente di chiedere un parere. Non è fighissimo?

Avete capito che trovo Quag interessante e stimolante: consente di stringere nuove relazioni, di trovare utenti che hanno interessi comuni ai vostri, followers diversi da quelli dei maggiori social a cui siete iscritti con cui confrontarsi… e sono certa che lo penserete anche voi appena proverete.
Se vi va di scambiarci info mi trovate qui, potete followarmi.
Se deciderete di iscrivervi, mi fate sapere cosa ne pensate? Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero anche nel caso in cui “no, un altro social no!”.

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Comments

  1. Anonimo says

    Maggio 21, 2014 at 09:13

    Ci posso provare anche se devo capire ancora bene come funziona Twitter

    Rispondi
  2. mara says

    Maggio 21, 2014 at 10:00

    Come avrai modo di leggere nel messaggio che ti ho inviato, mi hai incuriosito e mi sono iscritta!!

    Rispondi
  3. Perla says

    Maggio 21, 2014 at 10:29

    Un altro social network? 😛
    Però sembra davvero interessante e quindi mi fiondo a curiosare, magari entro sera sarò iscritta e comincerò a stalkerarti con i messaggi privati come Mara

    Rispondi
  4. Valeria says

    Maggio 22, 2014 at 13:47

    Io non sono una patita dei social network ma questo mi sembra veramente interessante, infatti mi sono iscritta e lo trovo sia utile che divertente.

    Rispondi
  5. stefania70near says

    Settembre 26, 2014 at 12:10

    I tuoi post sono sempre interessanti. Mi hai incuriosito e mi sono iscritta. Ci si muove bene e le categorie di interesse che cercavo le ho trovate.
    Brava e… grazie della dritta!

    Rispondi
  6. Johny says

    Febbraio 1, 2019 at 05:11

    La piattaforma è fatta bene. Per commentare notizie però preferisco altre.
    Quando commentavo, ho trovato troppi che erano “amici” tra loro e ti attaccavano spalleggiandosi.
    Appena dicevi qualcosa di “scomodo”. Si mettevano anche i “like” tra loro. Si conoscevano dal vivo. Sembravano i ragazzini a scuola.
    Non voglio generalizzare ovviamente. Non conosco tutti. è quello che ho visto in certe discussioni.
    Su giornali specializzati è più facile, che se dici qualcosa in controtendenza, trovi qualcuno che
    identifica lo spunto che hai dato. Lo stesso, assorbe e trasmette ad altri. Interviene dandoti supporto.
    Hanno una clientela vasta e specializzata.
    Dall’altra parte, il lettore, se non è molto informato, si lascia trascinare dalla massa. Difficilmente fa una ricerca. Per questo è importante che una discussione sia equilibrata.
    Ho visto “troppi” pensarla in maniera simile su certi argomenti su Quag. Quelli che andavano controcorrente venivano denigrati da persone “furbe” che sfruttavano “il branco” con battutine. Nessun altro che controbattesse.
    Vedevo anche diversi maschietti zerbinare perchè speravano di conoscere qualcuna. Non sarebbero mai andati contro.
    Anche questo sbilancia la discussione. Del resto il social ha uno scopo diverso da un sito per commentare notizie.
    Sui alcuni giornali almeno i commentatori non si conoscono quasi mai.. valgono solo le idee.
    Li trovo più stimolanti per trattare quegli argomenti.
    P.s: è solo il mio parere.

    Rispondi

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