Serena Sabella

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Aprile 14, 2014 by Serena

La borsa da lavoro della freelance in trasferta (o anche no)

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la borsa da lavoro della freelance
In principio erano due borse.
Una per le cose personali, chiavi, pochette del trucco, cellulare, portafogli, fazzolettini, caramelle, acqua. Insomma avete capito no?
L’altra, la borsa da lavoro, era diventata un blob: cresceva e cominciava a vivere di vita propria. Faceva su e giù dall’ufficio insieme a me provocandomi un principio di ernia ogni volta che la portavo in spalla.

Bambini piccoli che dovevano essere aiutati a scendere e a entrare in auto, cose da portare da casa in ufficio e dall’ufficio in casa e niente, ho ricompattato il tutto in una borsa sola. Mi sono tenuta l’ernia ma era la soluzione più pratica per gli spostamenti.
Ora, la mia borsa cominciava a somigliare a una scrivania portatile.
Così sono tornata sui miei passi e ho riconsiderato l’idea della borsa da lavoro.

la borsa da lavoro della freelance
Ho messo da parte quella che era prima la mia borsa da lavoro, era veramente poco pratica: aveva una tracolla e un manico rigido, tasche piccolissime e un’apertura doppia che trovavo scomoda.
Ora ho scelto di sostituirla con un modello artigianale e bellissimo: è una delle creazioni di unaborsa.it. Ha una tracolla e due manici che permettono di portarla sia a mano che a braccio. Inoltre è in PVC e quindi completamente impermeabile anche in caso di pioggia. Questo è un requisito importante visto che la maggior parte delle cose che ci sono dentro sono dispositivi elettronici. Inoltre è spaziosa, ha un’enorme tasca interna ed è leggerissima.
Essendo in PVC non è imbottita quindi attenzione ad eventuali colpi se dentro ci mettete il pc o cose simili. Io non ho grossi problemi perché ho le custodie imbottite.

Cosa contiene la mia borsa da lavoro?

Le mie giornate sono spesso una diversa dall’altra. Una in ufficio, l’altra in giro in trasferta. Devo portarmi dietro un po’ tutto ma non è un problema, anzi, così ho sempre tutto in ordine da una parte.

Il tablet: ho lo smartphone ma lavorare su uno schermo da 10 pollici è completamente diverso dal lavoro su uno da 5,6 pollici.

Il netbook: cosa te ne fai del netbook se hai il tablet? Semplice: sul tablet hai millemila app, sul pc ci sono programmi che il tablet non ha e non può avere. E poi anche se non è touch la tastiera ha sempre il suo perché.

Un quadernone: quando prendo appunti ho bisogno di spazio. E di colore.

L’agenda: ho la memoria corta e ho finito i banchetti per ampliarla. Non c’è storia.

L’hard disk esterno: lavoro di solito su tre o quattro pc diversi, l’unica soluzione è avere tutti i miei file su un supporto esterno.

Due pochette: una per caricabatterie e auricolari e una per chiavette usb e schede SD.

L’astuccio: il mio amato astuccio con le penne colorate, quelle glitter, i mini evidenziatori, il correttore e tutti i beni di prima necessità per scrivere.

Voi come vi organizzate? Avete una borsa da lavoro? E cosa ci tenete dentro?

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Comments

  1. Viviana says

    Aprile 14, 2014 at 11:34

    Ma che fine hanno fatto i tuoi vecchi post?Questa virata professionale è troppo settoriale. Vogliamo pagine di vita…

    Rispondi
    • Serena says

      Aprile 14, 2014 at 15:23

      Ciao Viviana ora la mia vita è concentrata più sull’aspetto professionale. Ma ogni tanto i post da diario ci sono.
      Anche questa è vita, è quello che faccio 🙂

      Rispondi
  2. valentina b says

    Aprile 14, 2014 at 16:09

    La mia borsa contiene tutto l’occorrente per un infermiere; sfigmomanometro con stetoscopio, laccio emostatico, siringhe, disinfettanti, dispositivi per incanulamenti, pulsiossimetro, agenda…insomma, capito no? 😉

    Rispondi
  3. Raffaella - mamma (quasi) green says

    Aprile 14, 2014 at 22:15

    Io ho ridotto al massimo. Se giro per lavoro porto solo Iphone, agenda e borraccia di acqua. Quest’ultima pesa di di tutto il resto, però è utilissima! ciao!

    Rispondi
  4. Angela ercolano says

    Aprile 17, 2014 at 06:33

    Fino ad ora non ho mai lavorato in trasferta quindi non ne avevo bisogno invece per il prossimo mese si sta’ prospettando un po’ di lavoro fuori sede quindi mi devo organizzare, e ovviamente il note book ha scelto proprio questo momento per non caricare più la batteria 🙁

    Rispondi
  5. correttricedibozze says

    Aprile 17, 2014 at 14:54

    Io sono ancora alla fase blob informe in cui trovo le caramelle Leone all’anice appiccicate sui biglietti da visita e il mollettone per i capelli aggrovigliato nel caricabatterie. Ma del resto la borsa personale al momento è diventata uno zainone di quelli da scuola media, fate voi.

    Rispondi

Trackbacks

  1. Io tifo per voi TOP OF THE POST #18: 21 aprile 2014 ha detto:
    Aprile 22, 2014 @ 18:09

    […] – La borsa da lavoro della freelance in trasferta (o anche no)  di Serena autrice di Bismama. L’ultima che ho comprato è in grado di contenere: il kit indispensabile della perfetta mamma (cibo e cambio), l’occorrente per il lavoro (tablet, block notes, macchina fotografica) il necessario per uscire di casa (portafogli, chiavi, cellulare), e qualcos’altro ancora… Credo che dovrò prendere esempio da lei! […]

    Rispondi
  2. Aggiornamenti dal fronte vita | Bismama ha detto:
    Aprile 30, 2014 @ 08:10

    […] in giro con una borsa che è una succursale dell’ufficio e dall’inizio dell’anno ho beccato un palo dell’energia elettrica, uno di un […]

    Rispondi

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